Partiamo subito col chiarire un paio di punti. Il cardiofrequenzimetro non va utilizzato per proteggere il tuo cuore e nemmeno per dimagrire! Molte persone utilizzano il cardiofrequenzimetro (e questo è stato in effetti il motivo della sua diffusione, favorita in maniera particolare dall’introduzione del cardiofrequenzimetro nella strumentazione delle palestre) in quanto sono convinte che possa funzionare come una protezione da eventuali eccessi i quali possono in qualche modo danneggiare il cuore.
Nulla di più sbagliato! Chi possiede un cuore in perfetta forma ha meccanismi naturali di difesa e contro gli eccessi che sono molto più efficaci di uno strumento qualsiasi; chi invece ha un cuore malato non si salva certamente correndo sotto la soglia, visto che i problemi cardiovascolari si verificano soprattutto a frequenze cardiache molto lontani dalla frequenza massima.
Consulta un medico, prima di sostituirti a lui
È certamente più sicuro tenere sotto controllo i valori dei trigliceridi e del colesterolo, che utilizzare il cardiofrequenzimetro per poi seguire una scorretta alimentazione; se l’elettrocardiogramma rivelasse anomalie cardiache anche gravi è abbastanza illogico mettersi correre. Non esiste alcuna patologia cardiaca (tutti i medici dovrebbero ormai sapere che un’extrasistole oppure un soffio al cuore di per sé non sono patologici) che prevede la possibilità di correre.
Il medico che conferisce con il paziente dicendo: “Ha un soffio al cuore, se vuole può correre, ma poco e piano”, scientificamente è zero. In questa circostanza il soffio cardiaco o non è patologico e a questo punto il cuore è sano e quindi si può anche correre tranquillamente oppure è patologico e quindi è meglio non correre affatto!
Il fatto che si possa utilizzare il cardiofrequenzimetro anche per dimagrire non significa affatto che le due cose siano strettamente correlate da causa-effetto.
Scientificamente non è assolutamente vero che esiste una frequenza cardiaca nella quale si dimagrisce in modo maggiore (ad esempio perché si bruciano molte più calorie).
Non si dimagrisce con l’orologio!
Quello che conta sono le calorie utilizzate durante lo sforzo dell’allenamento (e non la quantità di grassi che si bruciano). Quindi, se il tuo unico scopo è quello di dimagrire, la migliore strategia da adottare è quella di perdere più calorie possibili.
Per quel che riguarda la corsa significa fare quanti più chilometri possibili e quindi (specie se non si è molto allenati e si ha abbastanza tempo a disposizione) correre piano. E’ ovvio che se corri ad una bassa frequenza cardiaca, certamente potrai correre più piano e più a lungo in quanto il ritmo è basso.
Ma puoi utilizzare tranquillamente un altro “indicatore di ritmo basso” ad esempio: la velocità massima alla quale riesci a conversare, un dato al chilometro che esprima tale ritmo basso, ad esempio 5′/km, la velocità alla quale riesci a percorrere senza problemi 12 chilometri e altro ancora. La saluta è una cosa importante e non pensare di utilizzare un cardiofrequenzimetro per sostituire il tuo medico.