Per programmare in maniera corretta il cardiofrequenzimetro bisogna conoscere tutti quei dati che sono relativi alla frequenza cardiaca. Se non ne fossi a conoscenza una tabella riassuntiva potrà toglierti qualsiasi dubbio.Tale programmazione va fatta in base allo sport che vai a praticare, ma soprattutto in base all’intensità dell’esercizio che andrai ad eseguire.
Tutti i cardiofrequenzimetri che ci sono in commercio, compresi i modelli più economici, consentono perlomeno di impostare due soglie, una soglia detta massima ed una detta minima, e di segnalare l’utente tramite un avviso sonoro in caso di superamento da questo range sia che si vada al di sotto o al di sopra di questi parametri.
La target zone e la sua importanza
E’ possibile quindi programmare il cardiofrequenzimetro in modo che possa aiutarti a restare in una particolare fascia di valori precedentemente settati, questa in un linguaggio un po’ più tecnico viene chiamata la “target zone”. Ad esempio Ipotizziamo che la tua soglia anaerobica sia del valore di 180 bpm (battiti per minuto), se vuoi allenare la resistenza anaerobica lattacida puoi regolare il ricevitore in tal modo che ti avvisi non appena le tue pulsazioni cardiache scendano al di sotto dei 176 battiti al minuto o salgono al di sopra dei 184bpm.
Con il termine “target zone” si indica la frequenza cardiaca bersaglio, ossia il numero di battiti per minuto su cui impostare il tuo allenamento quotidiano. Come appena visto poco sopra, tanto per fare un esempio, una frequenza cardiaca detta “ideale” per allenare la tua resistenza deve essere compresa tra il 75 e l’85% della Fcmax (Frequenza cardiaca massima).
La frequenza cardiaca massima si usa in forma teorica la formula di kervonen che prende il nome dallo studioso che la elaborò. Seguendo questa formula la Fcmax si calcola sottraendo al numero 220 la propria età. Tuttavia si tratta comunque di una regola generale. Ogni caso va sempre studiato singolarmente.
Oggi il calcolo diventa automatico
La maggior parte dei cardiofrequenzimetri moderni consentono di programmare un valore massimo e un valore minimo della frequenza cardiaca e di calcolare automaticamente e in maniera istantanea la soglia massima e minima per consentirti raggiungere i tuoi obiettivi.
Inserisci innanzitutto la tua età, il valore della tua frequenza cardiaca mentre sei a riposo ed il valore minimo e il valore massimo della tua zona di allenamento espresso con un valore in percentuale (il 75 e 85% dell’esempio visto in precedenza). In questo modo potrai visualizzare sul cardiofrequenzimetro i risultati di questo calcolo molto importante e da tenere d’occhio in ogni sessione di allenamento.